Digital detox per vivere il digitale nella giusta maniera

Viviamo nell’era della tecnologia digitale che non si ferma mai, esattamente come noi. Viene chiamata “la cultura del disponibile costantemente”. 

L’emergenza coronavirus ha, per forza di cose, accelerato diversi fenomeni e raddoppiato l’utilizzo di queste stesse tecnologie. Secondo i dati dell’osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, durante questo periodo storico unico, si è passati da 570 mila a 6,58 milioni di Smart Workers in Italia

Quali sono le conseguenze che questo comporta? Nasce il bisogno di ridisegnare i confini tra fine e strumento

Secondo una statistica (fonte corso Ninja Marketing “digital detox” a cura di Alessio Carciofi) passiamo il 28% del tempo lavorativo rispondendo alle mail. In media, controlliamo il cellulare 150-220 volte al giorno. Secondo la University of California Irvine, sul posto di lavoro siamo interrotti ogni 180 secondi, mentre trascorriamo più di 120 minuti (al giorno) per recuperare il tempo perso dalle distrazioni digitali. Un terzo dei dipendenti sono distratti al lavoro all’incirca 3 ore al giorno, per un totale di 759 ore all’anno. 

Lo smartphone è invasivo. Abbiamo il costante bisogno di controllare immediatamente ogni cosa che succede, ogni notifica, ogni chiamata. Questo causa stress e sofferenza. Si tratta di abitudini malsane composte da: trigger, routine, ricompensa. Sfatiamo un mito: essere sempre connessi non significa lavorare di più o lavorare meglio. Anzi, questa sovraesposizione mediatica sfocia in alcune patologie.

Nomophobia = paura di essere separati dal telefono, paura che si stia scaricando, paura di perdersi; 

Fomo = fear of missing out, paura di essere tagliati fuori, di rimanere indietro 

Checking habit = controllo assiduo del telefono. 

Il fatto di essere continuamente in modalità ON crea dipendenza e non si riesce più a staccarsi dal telefono o computer e questo causa un ulteriore disagio, perché ci accorgiamo di essere meno produttivi. Dunque è indispensabile introdurre il “digital detox”. Il termine non presuppone il fatto di eliminare lo smartphone, ma saperlo integrare nella nostra quotidianità in modo equilibrato

Quante volte capita di essere distratti da una chiamata, un messaggio, una mail quando si è a tavola o coinvolti in una conversazione con un collega o amico? 

Siamo talmente tanto distratti da non vivere il presente in modo sano. Secondo uno studio di Harvard University le persone spendono il 46,9% delle loro ore di veglia a pensare qualcosa di diverso da quello che stanno facendo

Cosa fare allora? Puoi provare a fare un po’ di digital detox, perseguendo la digital felix (felicità digitale) 

Le basi del digital felix si dividono in 3 macro aree: 

  1. Gestione dell’energia, ascoltare il proprio corpo per capire di cosa abbiamo bisogno in questo momento
  2. Focus management, sapiente gestione di focus dell’attenzione
  3. Time management, dedicare del tempo a noi stessi. 

Più in dettaglio, come applicare il digital detox? Adottando i 5 step, le 5 R:

  • Rallenta – fatti delle domande, la consapevolezza è sempre il primo passo verso la libertà. Prenditi un momento per stare da solo con te le tue riflessioni: stai investendo o spendendo il tuo tempo? Che cos’è davvero essenziale per te? Tutto quello che stai facendo è utile alla tua vita? Magari puoi iniziare a praticare yoga, mindfulness o semplicemente a respirare profondamente per qualche minuto al giorno
  • Riduci – torna all’essenziale: c’è qualche attività che puoi diminuire? puoi ridurre qualche distrazione, ad esempio tenendo aperto l’account di posta solo in alcuni momenti della giornata?
  • Ridisegna – mappa le tue abitudini e individua nuove linee guida per staccarti dalle distrazioni; c’è qualche trigger, qualche innesco che ti spinge a perdere tempo (es. le notifiche, i suoni) su cui puoi agire? 
  • Riprogramma – reimposta rituali e routine, per cambiare le abitudini; ad esempio, se la prima cosa che fai al mattino è prendere il cellulare, potresti mettere al posto del cellulare un bel bicchiere d’acqua da bere appena sveglio e sostituire una cattiva abitudine con una buona
  • Ricaricati – sfrutta il tempo che improvvisamente si libera (ad esempio il tempo sui social dopo cena) per fare cose che ti ricaricano! suonare uno strumento, disegnare, cantare, scrivere, leggere, ballare o qualunque cosa (non digitale) ti ricarichi 

Plasmare le abitudini è un’operazione importante. Come iniziare? Trovando una motivazione profonda, eliminando le paure e credenze limitanti e infine, ricercando il focus ed eliminando le distrazioni. 

Per trovare un miglior equilibrio tra social, lavoro e vita privata potrebbe essere d’aiuto attuare un piano di energy management, dividendo la giornata in 3 momenti, anche in base al tuo ritmo circadiano. Questo esempio è basato sul mio ritmo. 

  1. la mattina ho energia e focus quindi posso inserire le cose che richiedono impegno: incontrare clienti, tenere corsi, scrivere articoli; 
  2. il pomeriggio, inserisco le attività che richiedono un basso livello energetico: call di allineamento, riunioni, ecc. 
  3. la sera per me è momento sacro, lo dedico al relax, alla famiglia, alla lettura, agli hobby.

Stiamo vivendo una nuova rivoluzione digitale ma nessuno ci ha dato le istruzioni per viverla in modo sano. Saper gestire la sfera digitale per ottenere benefici lavorativi, personali e interpersonali è essenziale per non essere travolti.

Quindi, per vivere il 2021 nel migliore dei modi, fatti un regalo: elimina le cattive abitudini e attiva la Modalità OFFLINE ogni tanto, così potrai vivere nel presente e in totale consapevolezza.

E se vuoi il mio aiuto, scegli qui il percorso più adatto a te.

Se invece vuoi capire come costruire obiettivi efficaci, leggi qui.