dare un nome alle emozioni

EMOTIONAL AGILITY: l’importanza di abbattere la rigidità

Tutti vogliono la costante felicità, come se si dovesse essere per forza sempre contenti, come se fosse un gioco a chi finge di più che la sua vita sia perfetta, perennemente in competizione con chissà chi per dimostrare chissà cosa. Susan David la definisce come “tirannia della positività”. Il dolore, invece, è naturale e fa parte della vita. I cosiddetti “momenti brutti” esistono e bisogna imparare ad “arrendersi” ad essi, nel senso di accettare, trasformare e incanalare le emozioni negative in qualcosa di costruttivo. L‘agilità emotiva è un percorso verso la serenità interiore, è creare nuovi sentieri e poi percorrerli.

Ma che cos’è esattamente l’#emotionalagility?

E’ un atteggiamento di compassione verso di noi e gli altri. Consiste nel confidarsi e raccontarsi, con dolcezza e pazienza. “È la capacità di lasciarsi andare, di calmarsi e di vivere con maggiore intenzionalità. Si tratta di scegliere come rispondere al sistema di allerta emotivo” dice Susan David. L’atto di scegliere presuppone un cambiamento. Raggiungere questa consapevolezza è la prima chiave per abbattere gli schemi e le vecchie abitudini che ci siamo costruiti nel tempo. È tanto difficile quanto coraggioso. Il cambiamento fa paura ma è l’unica costante della nostra vita.

“Il modo in cui affrontiamo il nostro mondo interiore guida tutto, ogni aspetto della nostra vita”. Per questo è importante capire davvero che cosa sta succedendo dentro di noi, anche quando le emozioni sono complesse. Molte volte ci limitiamo a dire “mi sento triste” senza cercare di capire quali siano davvero i sintomi, talvolta senza dare nemmeno il nome giusto alle emozioni (è tristezza? malinconia? pena?), per timore o per superficialità. Susan David insegna a non fermarsi davanti alle apparenza, ma ad andare sempre a cercare la propria verità, senza avere paura dei propri sentimenti.

Non c’è un’emozione giusta e una sbagliata. Funziona esattamente come deve. Tutto ha un senso. Tutto arriva per un motivo e dobbiamo accogliere il messaggio segreto come un’opportunità di crescita. In ambito lavorativo, in amicizia, in amore. Sempre.

E se non sai da che parte iniziare, comincia da te. 

di IRENE TONOLO ed EVA MARTINI